Bianchini e Trombetta sono anche cultori di letteratura popolare. Leggiamo nel Vol. II, p. 244, n. 819 che «Verne nel “Viaggio al centro della terra” descriverà la cavità sotto la crosta terrestre che contiene la perduta Atlantide».
Ohibò, sta a vedere che hanno scoperto l’originale napoletano anche del romanzo di Verne! Perché nel libro dell’autore francese di Atlantide perduta e ritrovata non c’è nemmeno l’indizio, nemmeno l’ombra, proprio non viene mai citata nemmeno di sguincio… Strano errore, per ricercatori di cotanta tempra.
Ma, aspetta: non è che per caso si ricordano il film tratto da quel classico dell’avventura? Dico: quello hollywoodiano, del 1959, con regia di Henry Levin interpretato da James Mason e Pat Boone, in cui appunto gli sceneggiatori cambiano un po’ la trama del romanzo con l’invenzione del ritrovamento di Atlantide? Magari il grande Bernard Herrmann, autore dello score, ha copiato da Luchesi, chissà.
Certo che dopo 20 anni di studio della materia da parte dei dottissimi autori pare strano che continuiamo a trovare cavolate fantascientifiche (è proprio il caso di dirlo), in ‘sto capolavoro di documentazione, vaglio critico e acribia filologica.
D’una cosa va dato loro atto, però: hanno un coraggio da leoni a farsi vedere ancora in giro.
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