Lessico bestiale
di Carlo Vitali
Leggete qui, amici, e stupite:
http://www.pietrometastasio.com/i_mozart_in_italia.htm
In questa recensioncella semigenuflessa del librone di Alberto Basso I Mozart in Italia, datata “aprile 2007”, si noti un paragrafo dalla sintassi alquanto fumosa nel quale il dott. Mario Valente:
1) attribuisce a WAM “doti e capacità eccezionali, fuori del comune”. Ahi, ahi! Magari anche fuori della provincia (valtellinese)?
2) deplora la mancanza di “documentazioni circa i testi di Metastasio messi in musica dal giovane Mozart, almeno quelle che possano completare – come nel caso dell’oratorio Betulia liberata – le scelte compositive del genio salisburghese”. Ma come? Può mai un genio nascere a Salisburgo? E poi esiste il genio? Si vede che ancora il Valente non era stato folgorato sulla via di Sondrio.
3) mostra di credere che “climax” e “clima” siano sinonimi.
Da notare: in un suo curriculum consultato online, il dott. Valente si qualifica fra le molte altre benemerenze accademiche “Ricercatore al Lessico Intellettuale Europeo, Dipartimento di Filosofia della Sapienza”. Il “climax storico-politico” (sic) sarà un frutto delle sue profonde ricerche lessicali. Per non dire che questo provetto lessicografo ha preso per buono lo sfondone di Trombetta e Bianchini, i quali non si peritano di affermare: “Probabile che la cerebrosclerosi abbia contribuito a far dire a Giuseppe Carpani, avendolo conosciuto nel 1796, che Haydn, al di fuori della musica, era un ‘illustre idiota’”. A siffatta bestialità medico-linguistica si è già risposto nella quarta puntata dell’Accademia della Bufala, intitolata appunto: l’Ora della Capra o l’Illustre Idiota.
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