Le perle di Luca Bianchini
di Michele Girardi
Una precisazione, che mostra la totale approssimazione del duo valtellinese, oppure, scegliete voi, la sua malafede. A p. 256 della recensione rilevo l’errore marchiano dei due che sostituiscono la vera prima Susanna, Nancy Storace, con Friedericke Flittner. Ma la sorprendente identificazione (fasulla come tutto il resto) non è dovuta a loro, bensì a un certo Picardi, un chitarrista che lavora in Vaticano, autore di una tesi di laurea alla Sapienza del 2006 (L’inganno scoperto [il suo!], ossia il Conte Caramella di Andrea Luchesi. Colonia-Bonn, 1733) che menziona la Flittner-Susanna a p. 44 nota 68 del suo lavoro. B & T non citano precisamente neppure il luogo (vedi sotto), ma soprattutto avallano e avvalorano una tale scemenza e la diffondono urbi et orbi. Credo che ciò voglia dire che non conoscono la materia, visto che il dato di fatto è notissimo. Come la mette il pulviscolo di allocchi che si beve le loro fesserie? In un colpo solo i Bianchini dimostrano: a. di non seguire un metodo corretto, che vorrebbe il controllo delle citazioni b, un’ignoranza abissale e/o c. una malafede da capogiro. Naturalmente il relatore di quella tesi si è un po’… distratto.
10 Febbraio 2018 il 11:57
L’ha ribloggato su Contro "Mozart. La caduta degli dei".