La compagnia di negrieri. Razzismo in musica
di Luca Bianchini e Anna Trombetta
(Pensiero della sera)
I musicisti non sono esenti dalle brutture di questo mondo. Händel ad esempio possedeva le azioni di una compagnia di negrieri, e le musiche del Messia [recte: Messiah] debbono la loro fortuna anche ai soldi che il Sassone seppe trarre dalla vendita degli schiavi.
Risposta
di Carlo Vitali
Anche Voltaire possedeva azioni di una compagnia negriera, anzi nel suo Essai sur les mœurs teorizza che i “negri” sono meno intelligenti, dunque schiavi “per natura”. Diremo per questo che il Trattato sulla tolleranza è il prodotto di una mentalità schiavista? Washington il Liberatore possedeva parecchi schiavi e metteva incinte le sue “negrette”, Carlo Tessarini dedicò la sua op. 15 a un armatore di navi negriere attivo a Saint-Malo, Caterina la Grande ricompensava i suoi maestri di cappella italiani intestandogli dei villaggi con annessi servi della gleba (cfr. Robert-Aloys Mooser, Annales de la musique en Russie, [Gèneve], Mont-Blanc, 1948-51). Schiavisti anche Cimarosa, Sarti e Paisiello?
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