Recensione di Mirko Schipilliti, in «Musica», n. 297 (giugno 2018), p. 24

Georg Nikolaus Nissen, Biografia di Wolfgang Amadeus Mozart pubblicata da Constanze, vedova Mozart, Lipsia 1828, a cura di Marco Murara, Zecchini, Editore, Varese, 2018, pp. 700, euro 59,00

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Questa prima e attesa traduzione in italiano della prima effettiva biografia di Mozart realizzata da Georg Nikolaus Nissen – suo ammiratore e secondo marito di Constanze Mozart – arricchisce enormemente il panorama editoriale tuonando come una risposta monolitica ai tentativi di insurrezione revisionista privi di metodologia da parte di fake books e fake news antimozartiane (fra cui i testi di Bianchini e Trombetta, già trattati su questa rivista). Traduttore e curatore è Marco Murara, distintosi con l’Epistolario completo della famiglia Mozart, affrontando le notizie riportate con meticolosa e capillare attenzione, in un denso apparato di note e approfondimenti per offrire finalmente anche nel Bel paese la documentazione di alcune primissime testimonianze sul celeberrimo compositore. Nata sinceramente a detta dello stesso Nissen – immerso in un enorme lavoro di raccolta di dati fra fonti primarie e secondarie – «come solo gli ammiratori di Mozart possono desiderare quanto a completezza e verità», la Biographie consolidò un «mito» già ben radicato, se si pensa alle celebri lodi del conte Waldstein nel 1792 («lo spirito di Mozart dalle mani di Haydn»), di Salieri, Hoffmann, Schubert, alla prima notizia in italiano di Pietro Lichtenthal che definiva Mozart «oracolo de’ suoi tempi, ed il quale sarà  l’oggetto di venerazione di tutte le età». Murara – colto ed eclettico notaio, alla faccia di sedicenti musicologi – elenca tutte le fonti utilizzate da Nissen, aiutando a muoverci in un mondo di relazioni e in contesti molto lontani dall’impostazione scientifica odierna. Evidenzia quanto la Biographie fosse «il punto di riferimento imprescindibile per intere generazioni di biografi mozartiani», anche solo per il fatto di aver diffuso per prima ampi stralci dall’epistolario, e a dispetto del marginale ruolo di Constanze, che sicuramente controllò la bontà delle notizie su Mozart nel bene e nel male anche per tutelarne quella che oggi definiremmo privacy. Dispiegando questo affascinante viaggio, per Murara «rileggere oggi la Biographie significa poter scovare le radici di tanti ‘‘miti’’ che si sono diffusi intorno alla figura di Mozart e andare all’affascinante scoperta della letteratura critico-musicale pubblicata a proposito di Mozart nei primi decenni dopo la sua morte».

Mirko Schipilliti