Schlossbergmuseum di Chemnitz (a cura di), Christian Gottlob Neefe. Un compositore sàssone diventa maestro di Beethoven, Catalogo dell’omonima mostra allo Schlossbergmuseum di Chemnitz in collaborazione col Beethoven-Haus di Bonn. Con una biografia e un catalogo dei lavori, Chemnitz, 1997. ISBN 3-933248-10-8.

37117228_1288578517940010_8439725425151705088_n

p_christian_gottlob_neefe_neu_nutzungsrecht

Scheda n. 4.1
Christian Gottlob Neefe
Dipinto a olio non firmato, circa 1780
Olio su tela, cm. 48,5 x 37,5
Beethoven-Haus di Bonn

 

Nulla si conosce sulla creazione di questo ritratto né sull’artista. [Irmgard] Leux afferma senza precisarne la base: “possibilmente di Ad. Fr. Oeser” [1]. In base all’età del soggetto, esso potrebbe essere stato dipinto intorno al 1775-1780, quindi forse ancora a Lipsia oppure poco dopo l’arrivo di Neefe a Bonn. Una tesi avanzata pochi anni or sono [2] secondo cui si tratterebbe di un ritratto di Andrea Lucchesi (1741-1801), attivo a Bonn come Kapellmeister elettorale a partire dal 1774, è sprovvista diplausibile fondamento.

Una comparazione con le immagini a stampa collegabili senza dubbio a Neefe, soprattutto con l’incisione di [Gottlob August] Liebe da un disegno di [Johann Georg] Rosenberg, non mostra vistose discrepanze fisionomiche rispetto al dipinto. La sua attribuzione a Neefe risulta anche dalla provenienza. Secondo la tradizione orale esso si trovava dal 1850 presso la famiglia di Marie Greinert, nata Aue, e di August Greinert (editore e stampatore). Durante i suoi studi universitari quest’ultimo aveva conosciuto Hermann Joseph Neefe (1790-1854), figlio di Christian Gottlob Neefe e importante scenografo nella Vienna Biedermeier. Sua sorella [3] aveva sposato l’editore Aue di Stoccarda, nel cui possesso familiare il ritratto rimase per più generazioni finché nel 1981 lo si poté assicurare alla collezione del Beethoven-Haus.

M.L. (Michael Ladenburger)

Note del traduttore

[1] Adam Friedrich Oeser (Bratislava 1717-Lipsia 1799), pittore e scenografo, fu attivo soprattutto a Dresda e a Lipsia.

[2] La prima edizione di Andrea Luchesi. L’ora della verità risale al 1994, tre anni prima della presente scheda. Per l’incisione Rosenberg-Liebe cfr. Carlo Vitali, Il libro delle facce di bronzo.

[3] Dalla moglie Susanna Zinck, un’attrice sposata a Lipsia, Neefe aveva avuto tre figli e altrettante figlie. Margarete Neefe sposò il celebre attore Ludwig Devrient; qui si parla di Luise Friederike Neefe (1779-1846), attrice e cantante che si distinse fra l’altro nei ruoli mozartiani di Constanze e Pamina.

Traduzione in italiano di Carlo Vitali