Pubblico un dibattito molto significativo (e gratificante per chi, come noi della Nuova Accademia della Bufala, non ha mai mollato la presa sul problema delle bufale sparate dai due laureati in musicologia), con l’intento di celebrare un numero importante di puntate di questa rubrica. I coniugi studiosi hanno pubblicato l’ennesima pagina Facebook da loro gestita per propagandare l’ultima loro creatura (che nell’Ahimè ch’io cado, n. 199 rivelava sin dall’inizio un’impostazione precaria sotto ogni profilo), e l’hanno lasciata aperta ai commenti. Non l’avessero mai fatto: sono stati letteralmente sommersi dalle critiche, alle quali hanno risposto talora come Costruzione ecc. talora come Luca Bianchini (perché mai?), sempre in maniera pacata, spacciandosi per strenui ricercatori di verità sinora negate. A quanto pare si è formata una diga contro le loro “opinioni”, e questo è già un buon risultato di tante battaglie.
NB.: i commenti sgraditi sono stati già censurati da Bianchini e Trombetta.
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