Cominciavamo a sentire la mancanza delle sparate grottesche del grande ricercatore di Sondrio.
Ma per la gioia del nostro umore, messo a dura prova dell’epidemia, un paio di giorni fa si è lanciato in una filippica contro Degrada! Non avrei mai pensato di dover difendere il cattedratico milanese, ma in questo caso è un dovere, visto che il sommo iddio della musicologia gli attribuisce una della pagine peggiori della musicologia.
Ma che buffonata, e senti un po’ da che pulpito viene la predica. Degrada era piccolo di statura, ma qui è un Fafner contro un nano.
Bisogna poi leggere i commenti. Qui di turno non è il dottor montanaro, ma l’altra colonna della società che si propone di abbattere Mozart.
Uno spasso. Ben tornata, scuola napoletana!
8 Dicembre 2020 il 22:02
Cosa significano le sparate del garrulo trombettista e del suo sodale Bianchini per cui la buonanima di Degrada avrebbe avuto “dei preconcetti” verso la scuola napoletana? Allora anche Riccardo Muti ne ha, perché quando Nicola Cattò lo ha intervistato su “Musica” (marzo 2018) ha dato a Jommelli ciò che è di Jommelli senza negare a Mozart ciò che è di Mozart. Invece le Loro Bufalesche Signorie ritengono che per non nutrire “preconcetti” sia obbligatorio cantare in coro: “Quant’è ddoce, quant’è bbella/ ‘a città ‘e Policinella”. E chi non salta, nazista è!
Francesco Degrada dedicò un’illuminante ricerca, cominciata con la tesi di laurea e proseguita per buona parte della sua vita di studioso, alle false attribuzioni pergolesiane. Vedi a titolo di breve riassunto: “False attribuzioni e falsificazioni nel catalogo delle opere di Giovanni Battista Pergolesi. Genesi storica e problemi critici”, in _L’attribuzione: teoria e pratica. Storia dell’arte, musicologia, letteratura. Atti del Seminario di Ascona, 30 settembre – 5 ottobre 1992_, a cura di Ottavio Besomi e Carlo Caruso, Basel-Berlin, Birkhäuser, 1994, pp. 93-114: 98-100. Dove si vede come si possa discutere di fonti apocrife con metodo filologico rigoroso senza tirare in ballo baggianate a base di complottismo anti-italiano, anti-napoletano e via delirando.