Un vecchio adagio recitava “Come passa il tempo, quando ci si diverte!”
L’Accademia della bufala è ormai attiva da diversi anni e ha pubblicato centinaia di titoli sul sito e sui social, estendendo la rete dei propri collaboratori anche a partner internazionali: fare un bilancio della nostra attività non è cosa semplice nè, tantomeno, questione che avremmo mai pensato di dover affrontare.
Ma per fortuna i nostri cari amici Luca Bianchini e Anna Trombetta hanno pensato bene di pubblicare un pdf che potremmo intitolare “mamma, l’accademia mi ha fatto la bua!” e che riassume diversi anni della nostra attività. Lo potete leggere sul loro sito a questa pagina.
Non nascondiamo che, leggendo questo pdf, ci siamo commossi. E’ un po’ come guardare un album di fotografie che risveglia tanti ricordi passati.
Da un lato non ci ricordavamo di aver confutato tante volte i loro delirami; dall’altro, ci eravamo proprio dimenticati di alcune stupidate galattiche che i nostri eroi avevano affermato.
Ma la cosa che ci conforta è la conferma della loro coerenza, visto che hanno applicato i metodi a loro tanto cari (altrove definiti pseudoscientifici) anche alla ricostruzione dei loro ricordi.
In primo luogo il vittimismo: secondo loro, noi affermeremmo di essere contro le fake news musicali in generale, ma in pratica la nostra attività sarebbe rivolta quasi completamente contro di loro: amici, non fate i modesti, è che purtroppo non esiste alcun soggetto al mondo che abbia prodotto spazzatura con la vostra quantità e costanza. A noi piacerebbe anche parlare del resto, ma voi due siete troppo numerosi per una sola redazione.
A seguire, la memoria selettiva: è bellissimo come amino proporre solo le fonti che sostengono la loro affermazioni (di solito si offendono se diciamo che una loro tesi è preconcetta, ma non hanno mai fatto nulla per convincerci del contrario, neanche in questa sede); ad esempio, elencando tutte le occasioni in cui sono stati insultati, ma dimenticandosi di quando ci hanno attribuito epiteti onorifici quali (antologia non esaustiva): “bestie mendaci garrule e venali, nazista, neonazista, oca giuliva, topi di fogna”.
Dulcis in fundo, il complesso di superiorità che li avvolge da sempre: non nascondiamo che abbiamo riso di gusto quando abbiamo letto che, in seguito a una recensione negativa, hanno scritto alla redazione che l’aveva pubblicata chiedendo non solo le dimissioni della direzione e del comitato scientifico della rivista, ma anche del comitato consultivo: perchè non direttamente la chiusura della testata, il rogo delle pubblicazioni e la demolizione della sede?
Per cui, cari Anna e Luca, vi sembrerà incredibile, ma noi vorremmo ringraziarvi per i momenti che ci avete fatto rivivere: è stato bellissimo. Grazie per le risate che ci avete consegnato anche questa volta. E grazie per aver reso possibile la stessa nascita dell’Accademia, unendo persone diverse che, pur non conoscendosi inizialmente, hanno notato subito l’insensata propaganda che tanto vi piace promulgare. E chi già non lo era è diventato amico degli altri.
State tranquilli che siamo contentissimi di dove siamo, per quanto avremmo preferito investire in altro le ore che abbiamo impiegato a smontare le vostre tesi bislacche. Tuttavia “è un lavoraccio, ma qualcuno deve pur farlo“.
Ci risentiamo tra qualche anno, certi che vorrete farci presto omaggio di una nuova antologia che riassuma il meglio della vostra produzione.
19 Febbraio 2023 il 14:59
“Il culto del maltrattato Bambino-in-Noi ha una funzione molto importante […]: ci informa che la lagnanza personale trascende l’espressione politica, e che la curva
ascendente del narcisismo piagnone non interseca per forza la spirale discendente della vacuità culturale”.
(Robert Hughes, La cultura del piagnisteo).
19 Febbraio 2023 il 15:14
Quella del Bianchini 110-e-lode è una prosa brillante come la limatura di ferro o le setole di porco tritate, ed altrettanto indigeribile. Ha detto Confucio: 学而不思则罔,思而不学则殆 (“Studiare senza pensare è inutile, pensare senza studiare è pericoloso.”)
21 Febbraio 2023 il 09:45
Tranquillo:c’è tanta gente che,senza studiare,non si pone nemmeno il problema di pensare…
22 Febbraio 2023 il 22:13
A costoro si conviene la definizione politically correct di “portatori asintomatici di cervello”.